Granada: la città dell’Alhambra
Durante il nostro viaggio in Andalusia non ho potuto fare a meno di rimanere incantata dalla monumentale città di Granada. Una vera e propria gemma incastonata ai piedi della Sierra Nevada. La città è una delle otto province che formano la Comunidad Autónoma de Andalucía e conserva tutt’oggi il suo fascino ispano-mediorientale.
Storia di Granada
Granada venne fondata dai Romani con il nome di Illibris tra i fiumi Darro e Geni. Tuttavia, la città non ebbe un ruolo molto importante durante il dominio dell’impero romano e, quando i romani iniziarono a cadere, la città fu presa dai Visigoti.
Sotto i visigoti la città iniziò a ingrandirsi sia come dimensione che come importanza. Durante questo periodo anche una piccola comunità di ebrei si insediò in un quartiere di Granada dando il nome di Garnata al-yahud.
Nell’anno 711 i soldati mori attraversarono lo stretto dall’Africa e cominciarono a conquistare importanti città in varie regioni della Spagna. I re arabi regnarono a Granada per vari secoli raggiungendo il loro massimo splendore nel secolo XIV. Il regno arabo portò con sé un periodo di prosperità scientifica, culturale e commerciale. I mori governarono Granada fino al 2 gennaio 1492 quando venne conquistata dai re Cattolici Fernando e Isabella di Castiglia. Questa conquista rappresentava la presa dell’ultimo regno moro in Spagna.
Origine del nome Granada
Ci sono molte leggende circa l’origine del nome Granada. Una di queste è quella legata all’arrivo degli ebrei nell’anno 136 e al loro quartiere chiamato Garnata al-yahud. Tuttavia, si sa anche che l’antica città romana si chiamasse Hizn Garnata.
Un’altra teoria è che il nome Granada potrebbe solo voler ricordare il nome del frutto tipico di queste zone, ovvero la granada, che in italiano si traduce con melograno.
Cosa vedere a Granada
La millenaria contaminazione culturale ha dato vita ad una ricchezza di edifici, chiese, monumenti, palazzi e scorci. Alcune delle attrazioni principali da visitare a Granada sono sicuramente:
- Alhambra di Granada: fortezza moresca, uno dei simboli più importanti del dominio musulmano sulla città di Granada
- Generalife: palazzo avvolto da meravigliose colline e splendidi giardini, una sorta di oasi di pace e relax del re.
- Palazzo Dar-al-Horra o Monastero di Santa Isabella a Granada
- Il quartiere Albayzin di Granada
- La Cattedrale di Granada
Cosa mangiare a Granada
Come tutta l’Andalusia, anche Granada si distingue per la sua cucina ricca di influenze culturali e prodotti del territorio.
Uno dei piatti più tipici è la tortilla del Sacromonte, una frittata a a base di midollo, uova e interiora di vitello. Ci sono poi le patatas a lo pobre (patate del povero), patate fritte ripassate con aglio e cipolla, vino e olio.
L’influenza araba è molto presente nei dolci di Granada dove abbondano infatti mandorle, frutta secca, zucchero caramellato e spezie.
Forse potrebbe interessarti: chi sono le donne che vendono il rosmarino?
Se siete mai stati in vacanza in Andalusia, probabilmente vi sarete imbattuti in alcune donne per strada che cercano di rifilarvi del rosmarino. Queste donne sono las gitanas, ovvero donne di etnia gitana che cercano di leggere la mano agli incauti turisti attirando l’attenzione offrendo un rametto di rosmarino.
Mi raccomando, fate attenzione e non accettate il ramoscello di rosmarino. Vi verranno infatti chiesti dei soldi e, se non glieli darete, cominceranno ad urlarvi per strada. Sebbene possa risultare un po’ fastidioso, è un aspetto folcloristico dell’Andalusia.